Reinventing A22 / Towards osmotic infrastructures research
Ricerca svolta presso la Facoltà d’Ingegneria di Trento, che ha interessato il ripensamento dell’ A22 – Autostrada del Brennero.
The research carried out at the Faculty of Engineering of Trento involved in the reinventing of the A22 Brenner Highway
Credits/ link to the official blog:
http://a22eco.wordpress.com/283-2
XIV Conferenza SIU – 24/25/26 MARZO 2011
“InfrA22scape” è un progetto di ricerca volto alla definizione dell’A22 come ecoboulevard della città alpina: si tratta di un fondamentale cambio di passo in cui l’autostrada – da “nastro nero”, chiuso entro il proprio limite fisico, di barriere e confini – diventi “superficie porosa”, spongiforme, “ecoameba” che, dilatandosi, si fonda con i contesti ecologici attraversati, assorbendone le relazioni ed esaltandole. La ricerca è dunque volta a ribaltare la logica tradizionale in base alla quale l’infrastruttura non è che un semplice elemento di collegamento tra diversi punti lungo un itinerario: occorre rivolgere una rinnovata attenzione alle possibilità – attuali e, soprattutto, future – che l’autostrada A22 riassume, in un rapporto osmotico con i luoghi che attraversa, secondo modalità differenti a seconda delle diverse caratteristiche delle aree che interseca. L’autostrada è definita dunque come erogatore non solo di transiti e attraversamenti, ma soprattutto di servizi, accoglienza e ricezione, sosta lunga e breve, intrattenimento, oltre che luogo per l’arte e per il paesaggio e la natura circostante, spazio di informazione, scambio e commutazione di merci e persone, produttore e fornitore di energie rinnovabili ed azioni sostenibili. Si tratta di definire il tracciato autostradale come nuovo “ecoboulevard attivo”, ossia un sistema complesso, non più e solo nastro di scorrimento, che nella valle dell’Adige e sui tratti alpini interseca naturalità e sistemi ecologici, sovrapponendosi a questi e attraversando la rete valliva di centri urbani.
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Sintesi del progetto-ricerca, edita in occasione della conferenza nazionale della SIU (Società Italiana degli Urbanisti) Torino 24/26 marzo 2011
Trento/Porta Nord
Modello di analisi dei volumi di traffico in Grasshopper, sviluppato con Studioseed
Sperimentazioni progettuali sulle barriere acustiche
Flex.scape funziona secondo due principali sistemi di percezione da parte di chi viaggia lungo l’autostrada.
1) visione frontale: il cono ottico è più stretto a velocità più alte. La barriera viene percepita come un elemento continuo.
2) visione laterale (passeggero): le barriere permettono di guardare attraverso di esse, venendo percepite come elemento di fatto trasparente.
Alla barriera sono associate diverse tecnologie innovative (pannelli trasparenti fonoassorbenti, costole, produzione), alcune consolidate altre in fase di sperimentazione.
dolo.MITI (honeycomb noisebarrier)
La barriera “osmotica”antirumore, fonoassorbente, fotovoltaica, fotocatalitica.
La barriera funziona secondo un sistema di aggregazione basato su un’unica geometria di base esagonale; il modulo di fatto è pensato in varie configurazioni, sia relativamente ai materiali che alle tecnologie integrate.
Questa modularità di base, permette inifinite possibilità di configurazione, in maniera da rendere la barriera capace di adattarsi ai diversi contesti paesistici ed alle differenti richieste prestazionali.
Inoltre la facile industrializzazione prevede il contenimento dei costi di produzione nelle fasi di realizzazione e assemblaggio.
Prototipi esposti al Fuori salone di Milano
L’Eco Boulevard / A22 è risultato il progetto vincitore di Fare Green (2011), la mostra-concorso dell’eccellenza green trentina organizzata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento.